domenica 9 agosto 2009


Il 13 aprile 2009 l’annuncio della chiusura della Sekurit Saint Gobain di Savigliano ha dato inizio ad una vertenza sindacale: 280 lavoratori rischiano di ritrovarsi senza lavoro. I lavoratori in divisa da lavoro davanti ai cancelli hanno organizzato un presidio. Nei loro occhi e nelle loro parole s’intuisce la gravità della situazione e la loro concreta preoccupazione. Vorrebbero avere qualcuno con cui prendersela per questo inatteso calvario, ma è difficile trovarlo perché un’azienda multinazionale non ha un volto che puoi prendere a pugni. In questi mesi è cambiato il loro rapporto con la fabbrica. Prima si alzavano per andare a lavorare ora stazionano davanti alla fabbrica giorno e notte per difendere un lavoro che sperano di non perdere. Mai come oggi si sentono solo numeri di matricola in quei giochi di compra e vendi che li hanno sempre più emarginati. Questa è la storia di quei lavoratori. “Vetro Piano” il documentario di Alberto Cravero e Fabio Mancari racconta le giornate al presidio davanti alla fabbrica, le manifestazioni in piazza. La storia della lotta degli operai della Sekurit Saint Gobain di Savigliano per difendere un lavoro e la sua dignità, per se stessi e per il futuro che ognuno di loro si è immaginato. Personaggi di questo documentario sono idealmente tutti i lavoratori coinvolti da questa vertenza. Tra questi lavoratori i due registi ne hanno individuati alcuni che li hanno aiutati a dare forza narrativa alla vicenda. “Abbiamo incontrato per caso alcuni operai della Sekurit Saint Gobain di Savigliano” ci raccontano i due registi. “La loro vicenda, seppur analoga a molte altre in questo momento storico, ci è apparsa in realtà diversa. Diversa per il modo in cui l’azienda ha deciso di chiudere, diversa per come è stata affrontata la protesta. Nel documentario raccontiamo le storie di lavoratori e lavoratrici di uno dei più grandi gruppi industriali del vetro cercando di dare risalto alla protesta e nel contempo entrare nel loro intimo, portando alla luce l’impatto che ha avuto sulla loro vita il ritrovarsi in cassa integrazione con la preoccupazione del futuro, una situazione allarmante che li ha portati a scendere in piazza e combattere per la difesa del proprio posto di lavoro e a presidiare giorno e notte la fabbrica.” Questo è un film fatto di persone e volti ma anche di paesaggi e inquadrature di ampio respiro. La macchina da presa si è mossa in modo attento e non invasivo per raccontare i luoghi e le persone, cercando un rapporto familiare con i personaggi e cercando di stare il più possibile dentro le situazioni che hanno vissuto.
http://www.youtube.com/watch?v=gWbOa_xWFYU